mq dedicati al vigneto
grappoli raccolti ogni anno
bottiglie prodotte ogni anno
Il Cinquerossi è il risultato delle prime prove di vinificazione di questo giovane vigneto, sulle colline di Rodia (Me), che racchiude, con quantità ancora disomogenee, l’unione di cinque vitigni che, nel prossimo futuro, regaleranno un eccellente vino d.o.c. Messinese.
Il Nerello Mascalese è un vitigno che cresce nella zona dell’Etna in provincia di Catania, e, nella zona di Capo Faro in provincia di Messina. Esso concorre per l’80% – 100% alla produzione del vino Etna Doc; per il 45% – 60% alla produzione del vino Faro Doc. Viene coltivato fra i 350 e i 1000 s.l.m. nella forma ad alberello. Il suo nome è dovuto al fatto che da secoli viene coltivato nella zona del comune di Mascali su dei terreni costituiti, per gran parte, da sabbie vulcaniche. La sua uva ha una caratteristica forma oblunga e di colore rosso chiaro. Matura molto tardi e la sua vendemmia viene effettuata fra la seconda e la terza settimana di ottobre. I vini prodotti con questo vitigno sono ad elevata gradazione alcolica (13-14°) e destinati ad un lungo invecchiamento. I vini prodotti ottenuti dalla vinificazione di questo vitigno hanno una grande variabilità a seconda della zona di coltivazione. Il nerello mascalese, infatti, come altri vitigni nobili (nebbiolo, pinot nero), ha una notevole sensibilità all’annata ed al terroir di provenienza.
Il Nerello Cappuccio è un vitigno autoctono che cresce sulle pendici del vulcano Etna fra i 350 e i 900 s.l.m.. Esso concorre, per circa il 20% alla produzione del vino Etna rosso. Il suo nome è dovuto alla particolare conformazione della pianta, coltivata ad alberello. La sua origine non è nota ma viene coltivato in loco da diverse centinaia di anni. La sua produzione è andata calando anno dopo anno e per un certo periodo se ne è temuta l’estinzione. Come il nerello mascalese, con cui concorre alla produzione dell’Etna rosso e del Faro Doc, viene raccolto molto tardi, verso la metà del mese di ottobre.